Le caselle di posta elettronica di Libero e Virgilio sono bloccate da domenica sera. Si parla di ben 9 milioni di indirizzi e-mail che già da quattro giorni sono down. Il disservizio nei confronti di molti italiani è davvero elevato, tantissimi utenti non hanno la possibilità di ricevere, inviare, leggere messaggi. Un problema per diversi privati, che magari impiegano questi account anche per motivi di lavoro e che nei fatti si sono trovati bloccati per l’intera settimana lavorativa. Stiamo parlando del più usato fornitore di posta elettronica in Italia dopo Gmail: Libero Mail e Virgilio Mail hanno un grosso peso in Italia, ma questi problemi tecnici stanno generando un grande malcontento.
ItaliaOnline, l’azienda di Libero e Virgilio, ha comunicato quali sono i motivi tecnici del blocco e ha riferito che tra giovedì 26 e venerdì 27 gennaio verranno ripristinati tutti gli indirizzi di posta elettronica. Gli abbonati e le associazioni dei consumatori sono già intenzionate a presentare dei reclami e a chiedere dei risarcimenti per un malfunzionamento che è perdurato per 4-5 giorni e che ha avuto delle gravi ripercussioni sugli utenti. Diamo uno sguardo ai dettagli sulla motivazione di questo disservizio e a quali possono essere i risarcimenti per gli utenti, tra una forma di ristoro o un rimborso forfettario per calmierare il disagio avuto dal 22 al 26-27 gennaio.
Perché Virgilio Mail e Libero Mail non funzionano? Caselle e-mail inaccessibili
ItaliaOnline, azienda che fa capo a Libero e Virgilio, ha spiegato i motivi del malfunzionamento in un comunicato stampa ufficiale: “Nelle scorse settimane, al fine di offrire un servizio sempre migliore e sempre più aggiornato, abbiamo introdotto un’innovativa tecnologia di storage a supporto delle nostre casella mail, fornita da un vendor esterno, un produttore di tecnologie di storage utilizzato da alcune delle più grandi società al mondo. Purtroppo, un bug del sistema operativo ne ha compromesso il corretto funzionamento e, di conseguenza, quello delle caselle di posta presenti su di esso. Il vendor sta lavorando incessantemente per la risoluzione del problema, creando un fix per la soluzione della problematica, con il supporto di tutti i nostri team interni. Trattandosi però di un bug a livello di sistema operativo, la soluzione sta richiedendo i tempi tecnici di sviluppo, con l’obiettivo primario di tutelare l’integrità dei dati“.
QUANDO TORNERANNO ATTIVE VIRGILIO MAIL E LIBERO MAIL?
Le caselle e-mail di Virgilio Mail e Libero Mail non sono attive dalla serata di domenica 22 gennaio. Il disservizio prosegue e le caselle di posta elettronica dovrebbero tornare attive soltanto tra giovedì 26 e venerdì 27 gennaio, come ha riferito ItaliaOnline. Si arriverà così a 4-5 giorni di disservizio per tutti gli utenti, privati per l’intera settimana lavorativi dei loro indirizzi e della possibilità di scambiarsi messaggi. Questo il mesaggio di ItaliaOnline: “Prevediamo di ripristinare la Libero Mail e la Virgilio Mail entro le prossime 24/48 ore. Siamo consapevoli che questo crea difficoltà ai nostri utenti, ma il nostro essere il provider di posta degli italiani, ci impone la massima serietà. Come sempre, comunicheremo eventuali aggiornamenti attraverso i nostri touchpoint“.
I risarcimenti per gli utenti di Libero Mail e Virgilio Mail
Vista l’enorme durata del disservizio, gli utenti desiderano chiedere un risarcimento. Altroconsumo, nota associazione per i consumatori, ha dichiarato: “Abbiamo recuperato i contratti di Virgilio email e Libero email e abbiamo trovato una clausola davvero “furba” che limita la responsabilità dell’azienda in caso di disservizi e mancato funzionamento. Clausola che a nostro avviso non può essere applicata in maniera così generica. Ci sono gli estremi per reclamare; come già molti stanno facendo, ti invitiamo a fare un reclamo attraverso la nostra piattaforma Reclama Facile argomentando i danni subiti“.
Altroconsumo approfondisce e spiega quali sono le proprie richieste per il lungo disservizio di Virgilio Mail e Libero Mail: “Altroconsumo chiede a Italiaonline di prevedere una forma di ristoro o un rimborso forfettario a titolo di risarcimento per gli utenti, per il mancato utilizzo del servizio di email; è vero che in molti casi si tratta di un servizio gratuito ma resta comunque il diritto dei consumatori ad avere servizi adeguati, anche perché l’attività è di certo remunerativa per Italiaonline i cui guadagni sono collegati ai messaggi pubblicitari che veicola anche nel servizio di email“.