Da ottobre per i clienti del mercato tutelato con un’utenza gas attiva arrivano tre importanti novità, introdotte per aiutare le famiglie a destreggiarsi fra le spese domestiche e a far fronte ai continui rincari dell’energia.
1. Le bollette del gas potranno essere mensili
L’Autorità per l’energia (ARERA) ha accolto la richiesta dell’Unione nazionale consumatori e ha detto sì alla possibilità di fatturazione mensile per i contratti gas. Una decisione che ARERA ha preso tenendo conto “dell’esigenza di prevedere una maggiore periodicità di fatturazione nell’ambito del servizio di tutela, così da permettere ai clienti finali di conoscere più frequentemente la propria spesa e di redistribuire i pagamenti delle bollette su più mesi”.
Perciò circa 7,3 milioni clienti domestici in regime di maggior tutela potranno ricevere bollette gas mensili e avere la possibilità di tenere sotto controllo i propri consumi da un mese all’altro e dilazionare la spesa per l’energia.
2. Arera ha deciso di sganciarsi dal Ttf di Amsterdam
Per stabilire il prezzo del gas italiano, infatti, l’ARERA non utilizzerà più come riferimento le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso internazionale (Ttf di Amsterdam), ma la media dei prezzi effettivi del mercato PSV italiano. In questo modo sarà più semplice e immediato estendere ai clienti italiani i vantaggi di eventuali iniziative europee di contenimento dei prezzi.
3. L’aggiornamento delle tariffe sarà mensile ed ex post
Finora eravamo abituati all’aggiornamento delle tariffe gas ex ante, su base trimestrale. D’ora in poi, invece, avverrà mensilmente, quindi le variazioni di prezzo relative all’elettricità saranno slegate da quelle sul gas, che verranno rese note solo all’inizio del mese successivo a quello di riferimento.
Le conseguenze di questo provvedimento, adottato per tutelare i clienti di utenze gas dagli aumenti, potrebbero però rivelarsi decisamente negative.
Facciamo un esempio: se la bolletta ricevuta a fine mese non dovesse essere in linea con il reale andamento dei prezzi della materia prima gas, la differenza di prezzo andrebbe recuperata dal fornitore con un conguaglio nella fattura successiva. Un gran bel problema per i consumatori, che non solo corrono il rischio di pagare maxi-conguagli, ma soprattutto non avranno più la possibilità di stimare in anticipo gli importi delle bollette gas e regolarsi di conseguenza con i consumi.
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